PERCHÉ CLAREL
Vi son deserti dove regna ancora
Un incanto, una bellezza celestiale,
Un’aria limpidissima e divina –
Un etere pellucido di opale.
Herman Melville, "Clarel", 2.11, vv. 19-22
CLAREL
"CLAREL" È IL SEGRETO MEGLIO CUSTODITO
DELLA LETTERATURA AMERICANA
Ormai dimenticato dal pubblico e apertamente osteggiato dalla critica, nel 1866 il quarantasettenne Herman Melville si assicura un posto come ispettore doganale al porto di New York, ma nonostante gli insuccessi del passato non può far tacere la sua vena poetica. Nel tempo libero l’autore di "Moby-Dick" comincia a scrivere in segreto un poema, ispirato al viaggio in Terrasanta compiuto tra il 1856 e il 1857.
Scritto in quasi dieci anni e pubblicato a spese dell’autore nel 1876, con i suoi oltre 18 000 versi "Clarel" è il poema più lungo della letteratura americana. Le riflessioni del protagonista sul contrasto tra fede e ragione, religione e scienza, anticipano tematiche e stili della sensibilità contemporanea.
Il viaggio del giovane studente Clarel è per noi il simbolo della passione seria per la letteratura, che supera ogni ostacolo e riesce finalmente ad affermarsi nel panorama contemporaneo, spesso così simile ai deserti cantati da Melville.
IL SIMBOLO
Il simbolo è tatuato sul braccio di un vecchio timoniere, uno dei pellegrini del poema. È Melville stesso a fornirne il disegno all’editore, facendolo imprimere sul fronte della legatura dell'edizione originale.
Protagonisti di un intero canto, l’“insegna” e le molteplici interpretazioni che ne danno i personaggi rappresentano una sovrapposizione originale di tradizione e reinvenzione.